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lunedì 10 gennaio 2011

" OH , SE...di Hulda

Oh, se avessi le tue ali, vento,
e se potessi sfrecciare senza indugio sulla via
saprei bene dove dirigere il mio volo.

E se cadessi su, su queste nubi quiete
che corrono per l'universo azzurro
saprei bene dove far correre il mio sguardo.

Se potessi comporre, sorgente, un canto con  la tua voce
tenero e dolce da far scorrere lacrime
saprei a chi far udire il mio canto.

Se potessi sorridere dolcemente come stella,
sorridere luminosa da commuovere chiunque;
saprei a chi mandare un sorriso d 'amore.

E se avessi una mano tanto calda e forte e tenera
da carezzare via dolore e rimpianto
saprei chi guarire e sostenere.

 Vedo e sento dove l'anima mia vorrebbe dirigersi
se il desiderio profondo del cuore potesse decidere;
so che  volerebbe senza indugio in seno  a te.

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HULDA, la nascosta, pseudonimo e nome parlante di Hunnor Benediktsdottir,  la prima donna in Islanda che riesce a farsi spazio in un universo letterario maschile del 1900.

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